Shalom dalla Sinagoga di Firenze

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Romolo e Myriam Giovanardi

Questo termine “Shalom”, davvero intraducibile per la profondità e l’ampiezza dei significati che racchiude in sé, ha assunto una valenza speciale per un gruppo di Modena proveniente dalla congregazione “Fonte di Vita” e un gruppo di Arezzo, circa 90 persone in totale, durante una visita alla Sinagoga e al Museo ebraico di Firenze, nel giorno di pasquetta.

A lungo se ne è parlato nella nostra comunità, a lungo abbiamo atteso il momento di giungere alla Sinagoga, ma mai avremmo immaginato le meraviglie che il Signore aveva in serbo per noi!

Appena abbiamo messo piede all’interno dell’area in cui si erge la splendida Sinagoga di Firenze, l’esemplare più   bello di tutta Europa, si è avvertita un’ atmosfera di  profonda pace.

Silvia Baldi Cucchiara che ci ha accompagnato nella visita e l’ha preparata insieme al marito Enzo in tutti i suoi dettagli, ci ha presentato subito il Segretario della Comunità, Emanuele Viterbo. E’ uscito dal suo ufficio ed è venuto verso di noi con un sorriso invitante, lo abbiamo accolto con un corale “Shalom” al quale ha risposto restituendoci uno “Shalom “ che sulle labbra di un ebreo suona pieno dei significati compresi in questo termine.

Abbiamo visto lapidi di caduti per la Patria durante la prima guerra mondiale e una seconda grande lapide con un elenco innumerevole di nome di ebrei deportati e morti durante la Shoà!

Il contrasto è risultato evidente e stridente, ebrei morti per la Patria e dalla stessa Patria fatti uccidere!!!

Entrati nella Sinagoga i nostri occhi si muovono con stupore vedendone la grandiosità  e la bellezza.

Silvia inizia per noi un percorso storico che parte dall’epoca pre-cristiana fin quasi ai nostri giorni e tale e tanta è la sua passione e il suo amore per il Popolo eletto che veniamo rapiti dalle sue parole e vediamo la storia di questo Popolo dispiegarsi davanti ai nostri occhi. Umberto, un consigliere della Comunità, aggiunge una serie di interessanti annotazioni a quanto Silvia dice e ci  segnala che, all’interno del Museo vedremo il suo certificato di nascita sul quale con una penna rossa è scritto: “Di razza ebraica!!”.

Poi l’attenzione si sposta sui significati degli arredi all’interno della Sinagoga, seguiamo Silvia ai piani superiori ove sono esposti preziosi Rotoli della Legge, arredi, e una  piccola stanza nella quale riviviamo l’orrore che l’antisemitismo ha provocato soprattutto negli anni  bui del secolo scorso.

Silvia insiste sulla necessità di conoscere per non dimenticare e per potere opporre validi argomenti a chi ancora, in modo sottile, cerca di instillare piccoli semi di antisemitismo!

L’amore per Israele è un esito inevitabile dell’amore che il credente ha per Dio! Il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe; il Dio di Israele!

Scendiamo poi verso una sala  e abbiamo il privilegio di consumare il pranzo pasquale!

Ci aspettavamo cibi poco gustosi al nostro palato disabituato e invece abbiamo goduto di una mensa varia, abbondante e deliziosa. E’ stato anche servito vino speciale  che ci ha sorpreso per il sapore pieno e diverso dagli altri vini che conosciamo!

Simcha, titolare del ristorante ebraico, ci ha servito con rapidità e destrezza. Ci ha parlato della Pasqua ebraica, del fatto che le vettovaglie che avevamo davanti vengono usate solamente una volta all’anno durante il periodo pasquale. La sua disponibilità ha spinto qualcuno a chiedergli  quale fosse la sua nazionalità. Ha risposto con un detto dei Padri (Pirchei Avot): Akavya figlio di Mahalei diceva alla richiesta: “ Da dove sei venuto?”: “Da una goccia putrida” e alla richiesta “Dove vai?” “Verso un luogo di polvere, vermi e lombrichi” e: “dinanzi a chi dovrai rendere conto delle tue azioni?”  “Davanti al Re dei re, il Santo benedetto Egli sia”; ha poi aggiunto che la nazione da cui proviene    è la repubblica Ceca!

Poi, all’improvviso si è affacciato sulla porta, sorridente,  Yosef Levi Rabbino della Comunità ebraica di Firenze e, nell’atmosfera del luogo, succede qualcosa di straordinario che ci ricorda un verso del Cantico dei Cantici: “Levati aquilone, e vieni, austro, soffia sul mio giardino e i suoi aromi si effondano! Entri il mio diletto nel mio giardino e ne mangi i frutti squisiti”.

Gioia, canti in ebraico, battiti di mani e un’atmosfera meravigliosa di amore, di rispetto reciproco e di grande, grande pace.

Mai ci saremmo aspettati un’accoglienza così calorosa e ringraziamo il Signore per l’amore che il Rabbino ci ha dimostrato e anche per avergli potuto esprimere tutto l’amore che la nostra Comunità “Fonte di Vita” di Modena nutre per il popolo ebraico.

Il Pastore della comunità, Romolo Giovanardi, ha ringraziato il Rabbino per la sua presenza e per l’accoglienza e in ebraico gli ha detto: “Adon Hu neeman ve yevarekh mi she mevarekh  et Israel” “Il Signore è fedele e benedice coloro che benedicono Israele”.

Prima di lasciarci il Rabbino Yosef Levi ci ha benedetto  dicendo: “Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe, grazie per questo incontro, grazie per questi cibi, benedici il nostro essere insieme!”.

Usciamo dalla Sinagoga quasi frastornati per quanto il Signore ha operato donandoci una giornata indimenticabile. Dopo un rapido giro turistico per Firenze lasciamo Silvia ed Enzo, preziosi collaboratori di Dio per promuovere l’amore dei cristiani per il Suo Popolo e torniamo verso Modena  condividendo a turno le meraviglie della giornata!

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