Cari Amici,
sperando di non ingolfarvi eccessivamente con la corrispondenza, di seguito vi invio la traduzione della relazione appena ricevuta dalla Comunità di Maayan in Israele sulla situazione attuale. Proprio stanotte, si terrà una veglia di preghiera a Kfar Saba. Anche un solo nostro pensiero, una sola nostra preghiera sarà una perla preziosa da offrire.
Grazie per la vostra pazienza e per la vostra attenzione, vi benedica il Signore,
Silvia per Ghesher
Cari amici, saluti dalla Congregazione HaMaayan a Kfar Saba, 30 chilometri a Nord di Tel Aviv.
Questo aggiornamento è rivolto a tutti i nostri amici, sparsi nel mondo, che ricevono di consueto il nostro bollettino. Sappiate che abbiamo cercato di scriverne uno ma le notizie cambiano di giorno in giorno e di ora in ora. Pertanto, al posto del notiziario abbiamo preferito questa lettera.
Potete conoscere i nostri aggiornamenti quotidiani attraverso il nostro sito web dove sono inseriti anche i soggetti di preghiera specifici. Sono certo che sarete tutti d’accordo con noi sperando e pregando che questa guerra finisca presto e in modo pacifico, con un numero molto limitato di danni e senza che i nostri soldati subiscano ferite.
Quando è cominciato?
Dieci giorni fa, il 10 novembre, da Gaza, dei terroristi hanno lanciato un missile verso una jeep che stava pattugliando dalla parte del confine israeliano. Quattro soldati dell’esercito israeliano (Israeli Defence Force) sono stati feriti. Nei due giorni a seguire, più di 120 razzi sono stati lanciati dalla striscia di Gaza contro civili israeliani. Le vite di un milione di israeliani sono state messe a repentaglio ed è stata sconvolta completamente la vita quotidiana nel Sud d’Israele.
Per anni, ogni giorno, Israele ha dovuto subire lanci dei missili da Gaza dimostrando grande pazienza: più di 800 razzi sono stati lanciati fino al 14 novembre.
Il 14 novembre, in rappresaglia a questi attacchi, la nostra Aviazione ha compiuto un colpo strategico contro Ahmed Labari, capo dell’esercito di Hamas nella striscia di Gaza. Era il numero uno, responsabile di tutte le attività terroristiche partite da Gaza negli ultimi dieci anni, incluso il rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit.
L’Aviazione ha continuato l’operazione distruggendo i magazzini missilistici di Gaza, minaccia strategica per i cittadini israeliani. In risposta, Hamas ha coinvolto tutti in una guerra contro Israele e negli ultimi 7 giorni ha scatenato 667 razzi. Due di questi hanno colpito l’area di Tel Aviv, a circa 60 chilometri dalla città e la maggior parte sono stati lanciati verso il sud d’Israele. Gli abitanti di Beer Sheva, Dimona, Sderot, Ashkelon e della altre città, hanno tra i 15 e i 40 secondi, a secondo di quanto è vicina la loro città da Gaza, per correre in un rifugio dal momento che suona la sirena.
Da quando è cominciato il lancio dei razzi, solo tre civili israeliani sono stati uccisi e questo in sé è già un miracolo. Molte persone, specialmente bambini, soffrono di ansia. Solo nella città di Sderot, il 75% dei bambini soffre della sindrome da post trauma (PSTD).
Qui a Kfar Saba, siamo troppo a nord per essere colpiti da missili di Gaza ma davanti a noi, a pochi chilometri di distanza, vi sono delle città, fortezze di Hamas.
Questa ultima guerra non elimina Dio ma conferma a noi intercessori che Lui aveva tutto programmato affinché fossimo uniti a Lui pregando per la nazione e per il Suo popolo.
Cosa accade oggi? Mentre girano voci di cessate il fuoco, probabilmente ciò non accadrà subito. Noi siamo profondamente grati alla nostra Forza Aerea per l’operazione chirurgica accurata con l’obiettivo di distruggere le infrastrutture a Hamas.
Hamas è chiaramente un gruppo terrorista che ha nella sua carta costituzionale la cancellazione d’Israele dalla faccia della terra. E fino a quando continuano a sparare missili verso le nostre città e la nostra gente, significa che sono ancora in controllo. L’Aviazione sta cercando disperatamente di non toccare la popolazione di Gaza ma nonostante ciò, Hamas ha messo i propri nascondigli bellici nel mezzo dei quartieri abitati, nelle scuole e nelle zone più densamente popolate. Questi sono i cosiddetti scudi umani.
Settantacinquemila riservisti sono stati richiamati per essere pronti a partire e attualmente sono in attesa di ordini dall’alto per entrare a Gaza. Tra questi vi sono alcuni membri della nostra comunità, uomini e donne
coraggiosi. Stanno ancora cadendo razzi da Gaza e, grazie a Dio, non raggiungono le aree maggiormente popolate grazie al nostro sistema difensivo detto la Cupola di ferro e grazie al fatto che il nostro governo e il popolo stanno prendendo tutte le precauzioni possibili per non perdere vite umane. E cosa molto più importante, crediamo che la mano di Dio stia proteggendo il Suo popolo.
Stanotte la nostra comunità si raccoglierà in preghiera per il nostro Paese. Volete unirvi a noi?
Ecco alcuni soggetti di preghiera:
Per la pace d’Israele… Tutto qui!
Che arabi ed ebrei siano salvati e che sia detta la verità su Hamas.
Saggezza per i nostri capi affinché prendano decisioni strategiche.
Per I missili che vengono lanciati, che cadano in campi o luoghi da non causare danni o ferite corporali.
Per la nostra Aviazione che compia attacchi chirurgici per decimare Hamas.
Per le famiglie dei 75.000 riservisti, che siano confortate visto che i loro figli e le loro figlie sono chiamati per il bene della salvezza della nostra nazione.
Per la nostra nazione, che sia unita e forte sotto la protezione di Dio.
Affinché Dio porti confusione e divisione tra i nemici, e salvezza per la nostra nazione… sia per gli ebrei che per gli arabi.
(Questa relazione sarà pubblicata sul nostro sito web www.kehilat-hamaayan.org.il)